L'utilizzo del riconoscimento dell'IP di provenienza del visitatore di un sito web non e' una novita'.
Attraverso la geo-localizzazione dell'IP si possono infatti proporre pagine web dai layout e dai contenuti personalizzati (lingua, valuta ecc....)
Ecco un esempio di come l'uso di questa pratica possa essere un valido supporto alla distribuzione di pharmacy.
La distribuzione di medicinali di dubbia affidabilita' attraverso siti appositamente creati, e' una delle maggiori attivita' illegali presenti in rete.
La distribuzione di medicinali di dubbia affidabilita' attraverso siti appositamente creati, e' una delle maggiori attivita' illegali presenti in rete.
In un precedente post pubblicavo alcuni dati apparsi su un rapporto della European Alliance for Access to Safe Medicines (EAASM) dove si leggeva che:
* Il 62% dei farmaci acquistati on-line sono falsi o di qualita' inferiore (compresi i medicinali indicati per il trattamento di patologie gravi come malattie cardiovascolari e respiratorie, disturbi neurologici, e le condizioni di salute mentale).
* il 95,6% delle farmacie on-line operano illegalmente.
* il 94% dei siti web di pharmacy non hanno riferimenti per verificare chi li gestisce.
Questo il sito linkato attraverso sito IT probabilmente compromesso
che propone pagine altamente personalizzate e di cui vediamo un dettaglio di alcuni dei differenti banner presentati sia selezionando un linguaggio dal menu', ma anche semplicemente caricando il sito (geo-localizzazione IP del visitatore).
La particolarita' e' che, in maniera del tutto trasparente per il visitatore , l'IP rilevato , attiva una diversa visualizzazione, anche per nazionalita' non presenti nella selezione della lingua da utilizzare.
Ecco infatti come si presenta il banner del sito quando si accede con IP thai
con la conseguente visualizzazione automatica della bandiera thailandese nello sfondo.
Edgar
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